martedì 21 maggio 2013

Recensione: "Lo strano mondo di Alex Woods" di Gavin Extence

Oggi cercherò di parlarvi di un romanzo che mi è piaciuto davvero tantissimo e che da ora in poi consiglierò ad ogni piè sospinto... Spero di riuscire ad incuriosirvi!






Titolo: Lo strano mondo di alex Woods
Autore: Gavin Extence
Prezzo: 16,40€
Pagine: 343
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Editore: Garzanti
Scheda aNobii del libro: 
Voto in stelline: 5+





Trama:

Per Alex Woods la notte è un momento magico, l’unico momento in cui può gettarsi la paura alle spalle. Ogni notte si affaccia alla finestra per guardare le stelle. La stanza è invasa da libri di astronomia, la sua passione. Studiare le eterne e immutabili leggi che regolano l’universo è l’unico modo per fuggire dalla sua vita disordinata. Alex sa cosa significa essere strano. Non ha mai conosciuto suo padre, e sua madre è una lettrice di tarocchi che l’ha cresciuto in un negozio pieno di candele, incensi e pozioni. E da quando ha dieci anni soffre di attacchi epilettici che riesce a controllare solo ascoltando musica classica ed enumerando i nomi delle costellazioni. A scuola i bulli lo perseguitano senza tregua. 
Un giorno, mentre fugge dall’ennesimo pestaggio, Alex cade e rotola in un giardino, devastando la siepe. Quando apre gli occhi si trova la canna di un fucile piantata in faccia. A imbracciare l’arma è il signor Peterson, un bislacco e arcigno vedovo. Un uomo solo, con una ferita nel cuore che non ha intenzione di rivelare a nessuno. Fra i due nasce la più improbabile delle amicizie, fatta di coltivazione di sostanze stupefacenti e letture dei romanzi più dissacranti. Ma quando il signor Peterson scopre di avere una grave malattia, per Alex giunge il momento di sovvertire tutte le leggi dell’universo e intraprendere il più strambo dei viaggi. 


cosa penso del libro:

Alex Woods è un ragazzo strambo, è stramba sua madre e lo è anche la sua storia. A 10 anni gli è capitato un "incidente" che lo ha reso unico al mondo, famoso, ma gli ha anche lasciato dei residui difficili da gestire: Alex è epilettico. Alex cura la sua malattia con la meditazione e lo aiutano a distrarsi i libri di astrofisica e neurologia, le sue grandi passioni.
La prima parte del romanzo è divertente e ironica, il narratore è lo stesso protagonista che ci racconta la sua vita dal giorno dell'"incidente" in avanti, della sua lotta contro la malattia, del suo incontro con il signor Peterson, un vecchio solo e burbero che gli risponde a grugniti, del loro gruppo di lettura incentrato Vonnegut, il celebre autore di "Mattatoio n.5". Tutte queste esperienze, alcune anche commuoventi, sono raccontate con estrema leggerezza e condite di osservazioni argute del protagonista, un ragazzo dalla mente sveglia e dalla battuta pronta.
Dai romanzi di Vonnegut Alex trae lo spunto per riflessioni importanti sulla morte, su Dio e sulla morale, che tuttavia non risultano mai noiose o inopportune, ma anzi pertinenti e interessanti. E' raro trovare un romanzo così lieve e accattivante ma anche così ricco di significati: dopo la lettura e dopo i tanti ragionamenti da essa favoriti, si ha come la sensazione di conoscere un po' meglio se stessi.
Nella seconda parte del romanzo la storia si fa più triste e intensa e viene a mancare tutta la spensieratezza dei primi capitoli: l'argomento principale diventa il diritto di ogni uomo di auto-determinarsi, un diritto che ancora non viene universalmente riconosciuto per paura, ipocrisia o per motivi religiosi. Condivido a pieno le critiche affatto velate dell'autore ai media che sempre più spesso tendono a strumentalizzare il dolore delle persone e a farne fenomeni da baraccone da esibire e gettare in pasto a telespettatori ormai ubriachi di voyerismo e che vivono per interposta persona.
Ho provato molta amarezza nel leggere delle peripezie che deve affrontare Alex per mantenere una promessa e permettere al suo amico di scegliere da solo per se stesso, ma ho anche apprezzato il coraggio con cui l'autore racconta ogni dettaglio del loro "viaggio della morte", senza nascondersi dietro a nebulose  frasi ad effetto.
Alex prende una decisione difficile, che in molti non condivideranno, e non lo fa appigliandosi a chissà quali alti valori morali, ma solo perchè sente che è la cosa giusta da fare, che è quello che farebbe un bravo e compassionevole essere umano. E io sono d'accordo con lui.


Giudizio finale espresso con una bocca affamata:

Possiedo una collezione di bocche abbastanza vasta, non so neanche spiegarmi in perchè, semplicemente mi piacevano e le ho salvate in una cartella. Comunque dato che, com'è ovvio, non ho mai avuto occasione di utilizzarle, ma le trovo tutt'ora molto belle ed espressive, ho pensato che potessero tornar utili per sintetizzare il mio pensiero sul singolo libro. Ci provo!
La bocca adatta a "Lo strano mondo di alex Woods" è questa:


Il titolo originale del romanzo è "The universe versus Alex Woods" e oltre ad essere più accattivante sarebbe stato anche più adatto dato che l'universo stesso interviene nel suo famoso "incidente" e tramite questo influenza la sua intera esistenza! Nel suo caso l'intervento del cielo è macroscopico, ma io non escludo che influenzi tutti noi...
Un romanzo splendido, lo conserverò come un scrigno colmo di perle e tesori!

Ciao
Fede

4 commenti:

  1. E' piaciuto molto anche a me: Alex è il mio nuovo idolo :')

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  2. Sapevo che ne avresti scritto una recensione entusiasta, al Salone ne hai parlato così bene :D

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    1. Al Salone mi mancava ancora il bellissimo finale che poteva essere una fregatura dato che lo si intuiva già dal primo capitolo e invece è stato straordinario! Per fortuna scrivono ancora libri così...

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  3. Lo prenoto subito :) mi hai incuriosita :)

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