sabato 30 agosto 2014

Recensione: "L'incontro" di Michela Murgia

Oggi vi propongo un piccolo pensiero per un libro altrettanto piccolo che, tuttavia, mi ha emozionata fin dalla prima pagina. Una storia i cui protagonisti sono i bambini, la loro innocenza, i giochi e gli incontri. Lo consiglio vivamente, leggete per sapere il perché. Ciao!





Titolo: L'incontro
Autore: Michela Murgia
Prezzo: 10,00€
Pagine: 108
Data di pubblicazione: Giugno 2012
Edito: Einaudi
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2







Trama:

Maurizio ha dieci anni e non vede l'ora che comincino le vacanze. Per lui l'estate significa stare dai nonni a Crabas: lì ogni anno ritrova Franco e Giulio, fratelli di biglie, di ginocchia sbucciate e caccia alle libellule, e domina con loro un piccolo universo retto da legami che sembrano destinati a durare per sempre. Ma nell'estate del 1986 qualcosa di imprevedibile incrinerà la loro infanzia e mostrerà a tutti, adulti e ragazzi, quanto possa essere fragile il granito delle identità collettive. Basta un prete venuto da fuori a fondare una nuova parrocchia per portare una scintilla di fanatico antagonismo dove prima c'erano solo fratellanze. In quella crepa della comunità l'estraneo può assumere qualunque volto, persino i capelli rossi di un inseparabile compagno di giochi. In questo racconto insieme comico e profondo, la penna inconfondibile di Michela Murgia ci regala una storia di formazione in cui il protagonista scopre - insieme al lettore - cosa significa dire "noi". "Non era un pronome come negli altri posti, ma la cittadinanza di una patria tacita dove tutto il tempo si declinava così, al presente plurale".


cosa penso del libro:

Uno splendido piccolo romanzo che odora d'estate, di giovinezza e spensieratezza. Una storia semplice che racconta la saggezza dei bambini, che ancora non sono stati corrotti dall'ottuso egoismo dell'età adulta. Uno stile unico, veloce e intelligente, ogni paragrafo meriterebbe una citazione. Fa venire voglia di leggere ad alta voce, di condividere ogni perla e ogni considerazione perché sono tutte così vere e sagaci da togliere il fiato. 
Michela Murgia racconta come si diventa amici da ragazzini e tutti ci rivediamo da piccoli timidi e curiosi mentre cerchiamo di inserirci in un gruppo già formato, cercando di dimostrare cosa di speciale abbiamo da offrire. Michela Murgia racconta le avventure giocose dei suoi protagonisti e tutti ci ricordiamo di quando si giocava agli esploratori, inventando sul momento leggende su luoghi e persone mai visti prima tentando di affascinare i coetanei, che si bevevano ogni parola, pur sapendo che si trattava di fesserie, solo per il piacere di sognare e vivere avventure immaginarie. Un libretto fantastico che racchiude l'essenza dell'infanzia e che so già che leggerò altre mille volte per essere ritrasportata a quei momenti e assaporarne ancora e ancora tutta la dolcezza.


Se avete già letto questo libro fatemi sapere cosa ne pensate.
E se vi viene in mente qualche titolo simile che potrebbe piacermi attendo il vostro consiglio!
Ciao
Fede

mercoledì 27 agosto 2014

w...w...w...wednesdays! n.54


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?


Buongiorno lettori! Ho di nuovo saltato una settimana perché la scorsa volta non avevo particolari aggiornamenti, ora invece ho qualcosa da mostrarvi ^^.
Ho deciso di rispondere alla prima domanda, "Cosa stai leggendo?", solo con il libro che sto effettivamente leggendo in questo momento dato che il numero di libri iniziati e momentaneamente accantonati in quest'ultimo periodo si sta facendo vergognoso e preferisco sorvolare.... Meglio non pensarci e iniziare!


Cosa stai leggendo?


Sto leggendo l'ultimo libro che mi resta di Fabio Bartolomei ovvero Giulia 1300 e altri miracoli ma non mi preoccupo perché il 17 Settembre esce il suo nuovo romanzo Lezioni di paradiso!!! Il libro mi sta piacendo tantissimo, i protagonisti sono delle vere sagome e credo che mi entusiasmerà ai livelli di "We are family" che ho recensito QUI. Vi dirò.


Cosa hai finito di leggere?


Nel corso dell'ultima settimana ho terminato due romanzi. 

Avevo voglia di fantasy ma volevo cascar bene per cui sono andata sul sicuro e ho letto il prequel della Trilogia di Bartimeus di Jonathan Stroud. L'anello di Salomone si è rivelato una lettura divertente e trascinate, il demone protagonista è sfacciato e irriverente come lo ricordavo e non posso che consigliare questo romanzo anche come primo approccio all'autore: leggendolo capirete subito quanto è originale e fantasioso e vorrete correre ad acquistare l'intera serie!

Poi ho letto un thriller, Il college delle brave ragazze di Ruth Newman, che ho già recensito QUI. La storia sa di già visto ma è narrata in maniera così semplice che si legge velocemente. L'autrice è brava a creare tensione e i colpi di scena non mancano, una lettura d'evasione davvero perfetta.


Cosa leggerai dopo?

Non ne ho la minima idea, non mi sbilancio ^^


E voi? Cosa avete letto di bello in questi giorni?
Fatemi sapere, ciao!
Fede

martedì 26 agosto 2014

Recensione: "Le stanze buie" di Francesca Diotallevi

Buongiorno lettori, oggi voglio parlarvi di un romanzo letto qualche tempo fa. L'autrice è alla sua prima opera ma già si riconosce il suo talento per la narrazione. Quando finii il libro la sensazione fu "bello ma..". Il "ma" era dovuto al lavoro svolto dalla casa editrice sul romanzo che, in pratica, è stato consegnato alle stampe così com'è uscito dalla penna dell'autrice. Anche lo scrittore più bravo ha bisogno che il suo lavoro venga revisionato da cima a fonda da qualcuno che lo faccia di mestiere, ancor più una ragazza così giovane e non ancora padrona della sua arte. Questo lavoro non c'è stato, o come minimo è stato molto superficiale, e Francesca Diotallevi ne è rimasta penalizzata. Dicevo che a fine lettura non ero certa di cosa pensassi di questo romanzo ma sono trascorsi tre mesi e ora posso affermare che il fastidio per i refusi e le ripetizioni non corrette è completamente passato mentre è rimasto uno splendido ricordo della storia, dei sentimenti e del mistero raccontati in queste pagine. Vi consiglio di dargli una possibilità.






Titolo: Le stanze buie
Autore: Francesca Diotellevi
Prezzo: 18,70€
Pagine: 390
Data di pubblicazione: Settembre 2013
Edito: Mursia
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline e 1/2






Trama:

Torino, 1864. Un impeccabile maggiordomo di città viene catapultato nelle Langhe: per volere testamentario di un lontano zio, suo protettore, dovrà occuparsi della servitù nella villa dei conti Flores. Il protagonista si scontra così con il mondo provinciale completamente diverso da quello dorato e sfavillante dell'alta società torinese e con le abitudini dei nuovi padroni e dei loro dipendenti. Nella casa ci sono un conte burbero, una donna eccentrica e anticonformista, ma anche sola e infelice, un cameriere dalla doppia faccia e una vecchia che sa molte cose, ma soprattutto c'è una stanza chiusa da anni nella quale non si può assolutamente entrare. A partire da questo e da altri misteri il maggiordomo si troverà, suo malgrado, a scavare nel passato della famiglia per scoprire segreti inconfessati celati da molto tempo e destinati a cambiare per sempre la sua vita.


cosa penso del libro:

Ho letto questo romanzo incuriosita dalle tante critiche positive e soprattutto dal mestiere del protagonista, un maggiordomo. 
Quest'uomo è estremamente fiero della posizione raggiunta, anche se partendo da molto in basso, è orgoglioso della perfezione delle case da lui dirette e non accetterebbe mai nulla di meno dell'eccellenza. 
La sua vita cambia quando è costratto a lasciare la villa in città in cui lavora da anni per rispettare le ultime volontà del suo defunto zio, maggiordomo come lui, che gli chiede di prendere il suo posto nella casa in cui ha lavorato per quasi tutta la vita. 
Fin da subito è chiaro che si cela un mistero dietro questa enigmatica e apparentemente incomprensibile richiesta e l'autrice è molto brava a condurre per mano il lettore fino allo svelamento della verità. 
Il romanzo parla di fantasmi del passato che perseguitano nel presente, di amori impossibili ma dolci e sinceri. L'innamoramento è raccontato in maniera stupenda, si vede sbocciare il sentimento a poco a poco, all'inizio timido e incerto, sempre sul punto di perire a causa dei tanti agenti avversi, poi fulgido e bellissimo, forte e inestirpabile. 
Parlo di questo romanzo a distanza di tempo e se a lettura terminata pensavo con fastidio ai tanti refusi, alle ripetizioni e agli errori dovuti non all'autrice ma al pessimo servizio fornitele dalla casa editrice che l'ha pubblicata (la Mursia) ora tutte queste cose sono passate in secondo piano e rimane solo l'ottimo ricordo della storia e dei sentimenti raccontati da Francesca Diotallevi. Consiglio di dare una possibilità a questa ragazza che merita di pubblicare ancora e di essere conosciuta per quel che vale davvero.


Se avete già letto questo romanzo o le mie impressioni vi hanno incuriositi attendo di conoscere i vostri pensieri!
Ciao
Fede

lunedì 25 agosto 2014

Estate in giallo: 3 mini-recensioni

Buongiorno lettori! No, non sono sparita, sono solo preda di un gravissimo attacco di pigrizia estiva all'ultimo stadio. Non ho la forza di fare nulla o meglio il lavoro mi ruba tutte le energie e poi non faccio nient'altro di minimamente costruttivo. Leggo poco e dato che fatico a mantenere la concentrazione mi dedico alle tipiche letture estive, romanzi leggeri e scorrevoli, fatti apposta per catturare l'attenzione e incollare alle pagine. Oggi vi parlerò di tre gialli che ho letto nel corso di quest'estate! Vi avevo già accennato a 2 di questi ma ne ho approfittato per raccogliere le idee e dare un mio parere definitivo.
Anche a voi piace leggere i gialli d'estate? Io ho incontrato di recente questo genere e lo sto scoprendo piano piano, ma ne sono soddisfatta! Avete qualche suggerimento al riguardo? Attendo vostri pareri, ciao!







Titolo: La briscola in cinque
Autore: Marco Malvaldi
Prezzo: 12,00€
Pagine:  163
Data di pubblicazione: 2007
Edito: Sellerio
Collana: Le Memorie
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline e 1/2






cosa penso del libro:

"La briscola in cinque" diverte già dal titolo, dedicato ad uno dei giochi di carte più appassionanti mai inventato.
A giocare sono 4 simpatici pensionati, chiacchieroni e ficcanaso, e l'intelligente e colto "barrista" proprietario del locale in cui si incontrano ogni giorno, il quale non li ha ancora cacciati solo perché caso vuole che uno degli invadenti vecchietti sia suo nonno.
Le vite di tutti subiranno una scossa in seguito al ritrovamento del cadavere di una giovane villeggiante a pochi chilometri dal bar e tutti, volenti o nolenti, saranno coinvolti nelle indagini.
Tra battute di spirito e riflessioni argute si arriva senza neppure accorgersene alla soluzione del caso e alla fine del libro, la nostalgia per tutti i personaggi si fa subito sentire ma per fortuna questo è il primo libro di una serie, "Il gioco delle tre carte" è già li che mi attende sul comodino!







Titolo: Il college delle brave ragazze
Autore: Ruth Newman
Prezzo: 18,60€
(disponibile ed. economica a 10,90€)
Pagine:  313
Data di pubblicazione: 2009
Edito: Garzanti
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline +






cosa penso del libro:

Uno dei romanzi più disturbati e disturbanti che abbia mai letto. L'ambientazione universitaria aggiunge un po' di pepe ad una storia altrimenti piuttosto ordinaria, lo stile è insipido ma adatto a raccontare con vividezza le tante scene splatter. Riconosco all'autrice una notevole abilità nella costruzione della storia: la narrazione parte dal terzo omicidio del serial killer ma il nome della vittima non viene rivelato, il protagonista ripercorre i fatti e le testimonianze a partire dal primo delitto in un crescendo di tensione e curiosità. Staccarsi dalle pagine è praticamente impossibile, i tanti capovolgimenti mettono in dubbio tutte le certezze del lettore e si arriva alla fine con il fiato sospeso e il cuore in gola, certi di sapere quello che capiterà ma comunque increduli. Consigliato.







Titolo: Flavia de Luce e il delitto nel campo di cetrioli
Autore: Alan Bradley
Prezzo: 17,50€
Pagine:  345
Data di pubblicazione: 2010
Edito: Modadori
Collana: Strade Blu
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 4 stelline





cosa penso del libro:

Ho desiderato ardentemente questo libro, l'ho inseguito e infine l'ho avuto. Non avrei mai accettato una delusione e per fortuna ho trovato proprio quello che speravo: una piccola protagonista che è la fine del mondo. Flavia de Luce ha 11 anni ma è intelligente, brillante. E' appassionata di scienza, la chimica è la sua vita, ma è anche una grande conoscitrice di musica e letteratura. Per questo il romanzo è pienissimo di citazioni e curiosità, in ogni pagina si scopre qualcosa di nuovo e la noia è bandita. 
Flavia vive con un padre assente, due sorelle che la odiano e torturano e due domestici pazzi. E' molto fiera del suo intelletto e se ne compiace apertamente, non fa che mettere alla prova la pazienza dei suoi congiunti e vede il delitto nel campo dei cetrioli in cui viene coinvolta come un perfetto diversivo per la sua vita monotona e un'ottima occasione per mettere alla prova il suo straordinario intuito.
Essendo una bambina affronta l'investigazione come un gioco, si distrae continuamente, divaga e si trastulla e dimostra non non comprendere a fondo i pericoli che comporta mettersi sulle tracce di un assassino. Per fortuna tutto finisce bene, e così potremo ancora leggere delle avventure di questa meravigliosa protagonista nei libri successivi della serie.
La cosa che non ho apprezzato di questo libro è la pessima traduzione. Alcuni periodi non hanno il minimo senso e dato che non posso credere che un autore che inserisce nella sua opera citazioni e aneddoti interessanti riguardanti gli argomenti più disparati della scienza e dell'arte possa allo stesso tempo scrivere frasi senza capo né coda, allora devo supporre che il problema sia dei curatori italiani del volume, che l'anno curato in maniera volto superficiale. Per fortuna dal terzo volume e la Sellerio a pubblicare i libri di Alan Bradley e so che il livello qualitativo salirà alle stelle.



Avete letto qualcuno di questi libri? Che ne pensate? Ciao!

mercoledì 13 agosto 2014

w...w...w...wednesdays! n.53


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

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Buona sera lettori! innanzi tutto chiedo perdona, sono molto assente ultimamente! La scorsa settimana avevo ottime intenzioni, volevo recensire alcuni libri e aggiornare le rubriche, ma poi mi sono influenzata, nel week end ho lavorato e lunedì e martedì mi sono concessa una mini-vacanza per festeggiare il mio compleanno (ce è stato ieri) per cui alla fine non se n'è fatto nulla! E ho anche letto pochino... Spero di riuscire a rimediare questa settimana anche se sarà difficile perché i turni al lavoro sono impegnativi e l'estate mi toglie tutte le forze ma farò del mio meglio! Intanto vi aggiorno sulle mie letture aspettando di conoscere le vostre! Ciao ^^


Cosa stai leggendo?


Ho iniziato Il signore degli orfani di Adam Johnson, Premio Pulitzer 2013 per la narrativa. Erano alcune settimane che le mie fantasie si soffermavano su questo titolo, ero curiosissima di cosa si nascondesse tra le pagine di questo romanzo che ho acquistato praticamente a scatola chiusa! Ho letto le prime 50 pagine circa scoprendo che il romanzo racconta la vita di un giovane Nord Coreano e delle atrocità della dittatura sotto cui vive e opera. Dire che sono shockata è dir poco! Il libro distopico più tremendo non riesce ad eguagliare ciò che ho scoperto in queste poche pagine. Io sono molto ignorante al riguardo e rabbrividisco pensando a ciò che mi aspetta... Vi saprò dire.


Cosa hai finito di leggere?


Questa settimana ho finito L'imperatrice Orchidea di Anchee Min, romanzo che racconta in maniera romanzata la vita di un'imperatrice della Cina vissuta tra la fine dell' '800 e l'inizio del '900. Orchidea vive tra ricchezza e onori ma deve combattere per ottenere le attenzioni dell'imperatore all'interno della Città Proibita e poi per proteggere il figlio e futuro sovrano. Il tutto in un periodo molto difficile per la Cina, invasa dalle potenze Occidentali che mirano alle sue ricchezze (e all'oppio). Mi è piaciuto molto, descrittivo e attendibile, in alcuni momenti un po' lento ma affascinante.

Ho letto anche il mio secondo libro di Nick Hornby, Come diventare buoni, e mi è piaciuto tantissimo!! Ho riso da sola come una scema in più di un'occasione, ho parteggiato con la protagonista e sono rimasta spiazzata dai suoi ragionamenti. Il libro racconta di una donna, di un matrimonio in crisi e di un marito che da musone arrabbiato col mondo si converte in paladino dei poveri e emarginati. Potrebbe sembrare una cosa buona, se solo lui non diventasse un estremista della generosità... Gli sviluppi sono davvero imprevedibili. Adorato.


Cosa leggerai dopo?

La scorsa settimana no ho rispettato la mia previsione e questa sera non ne ho la minima idea! Si accettano suggerimenti!


E voi? Cosa avete letto?
Ciao!
Fede


mercoledì 6 agosto 2014

w...w...w...wednesdays! n.52


Ecco a voi una nuova puntata di w...w...w...wednesdays!!
Questa rubrica ha visto la luce sul blog americano "Should be reading"
Semplicemente è necessario rispondere a tre domande, ovvero:

What are you currently reading? 
What did you recently finish reading? 
What do you think you'll read next?

La scorsa settimana ho saltato questa rubrica perché mi sono ridotta all'ultimo momento e poi il lavoro mi ha rubato le energie residue così non ce l'ho più fatta. Oggi quindi tante novità!
Per le trame dei libri cliccate sul titolo ^^


Cosa stai leggendo?




Mi trascino L'imperatrice orchidea di Anchee Min da più di una settimana. Devo ammettere che il romanzo parte benissimo, con l'ultima imperatrice della Cina già adolescente che inizia la sua avventura all'interno della Città Proibita. L'autrice racconta della ricchezza, dell'opulenza, delle tradizioni di questo luogo con trasporto e il libro scorre bene fino a 150 pagine dalla fine, dove mi sono impantanata io. L'imperatore è debole e malato e gli Occidentali attaccano la Cina su tutti i fronti. Questa parte storica mi sta annoiando a morte ma terrò duro e arriverò alla fine.

In queste settimane non sono andata molto avanti con gli altri libri in lettura anche perché non ho proprio voglia di prendere l'e-reader in mano. Ma anche con quelli non mollo.


Cosa hai finito di leggere?


I primi due libri che ho terminato sono:

Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli di Alan Bradley. Ho desiderato così tanto questo libro che non poteva non piacermi. Ho già espresso le mie perplessità riguardo alla traduzione nella scorsa puntata della rubrica e non ritiro nulla. Mi solleva lo spirito la consapevolezza che a partire dal terzo episodio la serie è stata tradotta e pubblicata dalla Sellerio, che sono sicura che non deluderà. Il giallo non mi ha entusiasmata dato che non sono un'appassionata di francobolli ma ho amato la piccola protagonista che, a mio parere, è stata caratterizzata benissimo dall'autore. Ha undici anni ma è geniale, piena di passioni per l'arte, la musica, la letteratura e soprattutto la scienza. Essendo piccola l'indagine per lei è quasi un gioco per cui divaga, si distrae, inventa passatempi e, in sostanza, si diverte e compiace della sua arguzia. Un amore. Poi il libro è pienissimo di citazioni e curiosità, non ci si annoia un secondo leggendo.

Poi ho letto, come preannunciato (i miracoli, sto facendo i miracoli) Là dove fioriscono le magnolie di Darcie Maranich, che ho già anche recensito QUI (esagerata). Si tratta di un libro da ombrellone, questo indubbiamente, ma ha il pregio di aprire gli occhi sul fatto che ogni vita vale la pena di essere vissuta senza però cercare di muovere a compassione il lettore. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che l'autrice è madre di una bambina affetta dalla sindrome di Down, quindi sa di cosa parla, sa quanto le loro vite siano belle e piene e lo trasmette con semplicità e partecipazione. Carinissimo.


Ho finalmente letto La briscola in cinque di Marco Malvaldi! Un giallo ironico, sfacciato, veloce e incalzante, sembra fatto apposta per tenere compagnia negli afosi pomeriggi d'estate, una meraviglia! La risoluzione del caso è facilmente intuibile, ma questo non importa. Il bello del libro sono la banda di vecchietti che infesta il BarLume e il mitico "barrista" Massimo con le sue battute al vetriolo. Per fortuna ho già in casa gli altri libri della serie e presto potrò incontrare di nuovo questi mitici personaggi!

Infine ho letto Le braci di Sandor Marai. Ebbene mi sento un'ignorante e anche parecchio sfortunata perché ancora questa volta un libro universalmente considerato un capolavoro non mi ha convinta. Questa volta la "colpa" è della scelta narrativa. La prima metà del romanzo racconta la nascita e la crescita dell'amicizia tra i due protagonisti, la seconda metà è un infinito monologo di uno dei due. Non è che dica cose banali o poco profonde, anzi alcuni dei ragionamenti che espone, frutto di decenni di letture e riflessioni, sono davvero interessanti e condivisibili. Ma io tendo ad immaginare le scene che leggo e visualizzare quest'uomo anziano che per 100 e più pagine si parla addosso è stato davvero poco stimolante. Francamente credo che non avrò mai voglia di rileggerlo per cui finisce tra gli scambiabili, chi fosse interessato mi contatti!


Cosa leggerai dopo?


Dato che i "classici" mi stanno deludendo e inizio a dubitare del mio buon gusto credo che sia giunto il momento di "tornare a casa" e leggere ancora Irène Némirovsky e il suo David Golder. Non vorrei portarmi sfortuna da sola ma spero che mi piacerà come gli altri libri dell'autrice!


E voi? Cosa state leggendo di bello? Avete concluso qualche libro che mi consigliate di leggere?
Ciao!
Fede

lunedì 4 agosto 2014

Recensione: "Là dove fioriscono le magnolie" di Darcie Maranich

Buongiorno lettori! Oggi ho l'opportunità di parlarvi di un libro dolcissimo, una coccola, un libro abbraccio. Leggete più sotto per capire a cosa mi riferisco, prometto che non ve ne pentirete!





Titolo: Là dove fioriscono le magnolie
Autore: Darcie Maranich
Prezzo: 14,90€
Pagine: 266
Data di pubblicazione: Maggio 2014
Edito: Garzanti
Scheda del libro: 
Voto in stelline: 3 stelline e 1/2






Trama:

In un giorno di maggio, mentre il profumo delle magnolie avvolge l'aria, Rebecca impara che la realtà non è mai una sola. A quattordici anni dovrebbe preoccuparsi dei compiti e degli amici, ma la vita ha in serbo altri piani per lei. Ora che sua madre non c'è più, un'altra persona vuole prendersi cura di lei: suo padre. Proprio quell'uomo che, secondo quello che le hanno sempre raccontato, aveva abbandonato la famiglia quando Rebecca era piccolissima. Eppure adesso lui le rivela una verità diversa, inimmaginabile: Rebecca non è figlia unica come credeva, ma ha un fratello, Ben. Un bambino Down dai dolcissimi occhi a mandorla. Affrontare tutto questo non è facile. Ricominciare da zero, in una nuova città e con una famiglia di cui non sapeva l'esistenza. Rebecca non ha più punti di riferimento, si sente sola, smarrita, straniera. Ma a starle accanto c'è Ben. Perché qualunque cosa succeda, lui c'è. Con la sua spontaneità, le sue risate improvvise, il suo affetto incondizionato che non chiede nulla in cambio. All'inizio Rebecca non riesce a sentirsi a suo agio con il fratello. Eppure, giorno dopo giorno, capisce che bisogna andare oltre le apparenze e i pregiudizi. E impara che a volte un abbraccio tanto stretto da togliere il fiato può sciogliere ogni paura, che un sorriso sincero può far guardare il mondo con occhi diversi e una carezza può far riscoprire il valore delle piccole cose. Perché la vita è fatta di tante sfumature. E ci sono mille modi per essere speciali.


cosa penso del libro:

Il tema di questo romanzo è in apparenza triste in quanto racconta di una ragazzina che, in seguito alla scomparsa della madre, scopre di avere un fratello che non ha mai conosciuto, affetto dalla sindrome di Down. In realtà l'argomento viene affrontato con una tale padronanza e consapevolezza che invece di indurre al pianto e alla compassione fa riflettere e crescere.
Il libro è narrato in prima persona dal punto di vista della protagonista: Becca è giovane, è innocente, si ritrova sola e spaesata ed è costretta ad adeguarsi a fare ciò che gli adulti che la circondano decidono sia meglio per lei. Nonostante il dolore della perdita si fa forza e decide di andare avanti e iniziare una nuova esistenza dall'altra parte degli Stati Uniti. D'improvviso è costretta a mettere in discussione tutto il suo passato e tutto quello che la madre le ha raccontato, o meglio tutto quello che le ha taciuto.
A rendere più intensa, emozionante e "vera" la narrazione contribuiscono alcuni brani tratti dal diario della madre della protagonista che aiutano Becca e il lettore a comprendere meglio questo personaggio che è vissuto a lungo conservando gelosamente il suo segreto e che ha fatto scelte poco condivisibili ma comunque comprensibili, per quanto difficili e dolorose.
Mi sarei aspettata che una donna che decide consapevolmente di abbandonare un figlio malato venisse demonizzata e invece non ho trovato accusa in questo romanzo, ma comprensione. Il disagio e la sofferenza che hanno portato alla sua fuga e al successivo silenzio vengono ampiamente indagati e la conclusione a cui si giunge a fine lettura è così dolce e malinconica che non voglio anticiparla per non rovinare il piacere della lettura.
Era la prima volta che incontravo un bambino affetto dalla sindrome di Down in un romanzo e l'incontro è stato molto particolare. Non ne conosco personalmente e non sapevo cosa aspettarmi ma sono felice di esser stata guidata in questo primo approccio da quest'autrice, madre di una bambina affetta dalla stessa patologia e quindi molto competente e coinvolta in prima persona. Darcie Maranich non si abbandona a frasi fatte e luoghi comuni sulla sindrome di Down ma guida per mano il lettore alla scoperta di un mondo del tutto nuovo e particolare, ma non per questo meno bello. Anche grazie alla protagonista e al suo iniziale imbarazzo nel dover avere a che fare con un fratello così diverso da quello che si aspettava, si viene introdotti a un nuovo concetto di normalità fatto di tante piccole anomalie che rendono speciale un'esistenza. Come viene ripetuto più volte, il bambino non viene definito dalla sua sindrome: quella dice sono ciò che non potrà essere ma non tutto ciò che invece sarà, che è quello che veramente conta. Un insegnamento bellissimo.


Non posso che consigliare questo romanzo, una perfetta lettura estiva che scalda il cuore e aiuta ad apprezzare di più quello che la vita ci dona, dimenticando per un attimo quello che ci toglie.
Buona lettura!
Fede